Questo è per me un anno di cambiamenti, soprattutto nel mio lavoro: alcuni erano già in atto, altri si sono succeduti con una rapidità notevole.

L’evento forse più dirompente è legato ad un gesto di solidarietà che affonda le radici nello spirito forte e generoso degli emiliani. In seguito al terremoto infatti, i soci Coop, semplici cittadini emiliani, hanno donato di tasca loro quasi 1 milione di Euro. La Cooperativa ha deciso con grande lungimiranza e coraggio di destinare l’intera cifra alla scuola, non per ricostruire i muri crollati, ma piuttosto per dare un impulso all’evoluzione della didattica con l’ausilio delle tecnologie. Sono state quindi create 58 classi 2.0 definite mixed mobile.

La didattica si rinnova grazie al supporto delle tecnologie

Coop estense non si è limitata a donare le attrezzature, ma ha lavorato a stretto contatto con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e in particolare con Roberto Bondi e il suo staff per stilare un progetto di altissimo livello, pensato in tutte le sue parti. E’ previsto infatti un percorso di formazione dei docenti sia sulla didattica che sulle tecnologie e ogni consiglio di classe è accompagnato nel suo percorso da un insegnante esterno che svolge la funzione di tutor.

Ovviamente tutto questo ha a che fare con me e parecchio. Infatti ho una doppia fortuna: da una parte sono la referente di una classe che ha ricevuto la dotazione e dall’altra sono entrata a far parte del gruppo di tutor.

La classe individuata come destinataria del kit nel nostro istituto è infatti la “mia” terza media, la 3^G delle Guido Fassi di Carpi (MO). I dispositivi sono arrivati circa un mese fa, ma avevamo iniziato a prepararci all’esperienza già da quest’estate. Con la preziosa collaborazione dei genitori rappresentanti di classe, infatti, avevamo già stilato il nostro piano d’azione, incuranti del caldo e dell’aria vacanziera. Ogni ragazzo ha da novembre a disposizione un tablet Nexus 7 o un Chromebook (macchine perfette per i nostri scopi per varie ragioni, ma avremo occasione di approfondire altrove). I docenti, oltre alla LIM, possono utilizzare un tablet Samsung e una docucamera IPevo.
Ma non finisce qui: per poter sfruttare questa dotazione al meglio era necessaria una connessione veloce ad internet e noi ce l’abbiamo, addirittura Lepida! Il collegamento è garantito anche dalla presenza di un access point posizionato all’interno dell’aula stessa.

I ragazzi hanno reagito, come ci si può facilmente immaginare, con notevole entusiasmo all’arrivo dei dispositivi che sono entrati nella quotidianità della mia e della loro attività didattica.

Come è stato spiegato anche all’interno di un incontro informativo rivolto ai genitori degli alunni, in realtà le tecnologie sono intese da noi docenti come strumento e supporto per un cambiamento profondo nell’approccio didattico (si veda il prezi utilizzato nella presentazione).

Le prime osservazioni sull’esperienza sono tutte positive. Gli studenti sono già diventati più attivi: interagiscono tra loro, utilizzano applicazioni, scrivono, discutono, realizzano prodotti digitali e non, cercano, selezionano e analizzano informazioni di varia tipologia reperite sul web.

Tutto ciò ha effetti notevoli e a mio parere fornisce le condizioni essenziali per permettere loro di assimilare in modo più partecipato e quindi significativo i contenuti previsti dalle indicazioni nazionali, ma anche di sviluppare quelle competenze del XXI secolo indicate come fondamentali, tra cui appunto la competenza digitale insieme a quella di imparare ad imparare e quella sociale e civica, tra le altre. Per avere un’idea di alcune delle attività che svolgiamo si può trovare qui  una raccolta dei loro elaborati sul tema dell’orientamento.

I ragazzi della 3^G possono inoltre continuare l’attività anche da casa propria, dal momento che la scuola, grazie anche ad un dirigente lungimirante e impavido, ha deciso di assecondare il nostro desiderio (mio e dei genitori rappresentanti: si veda il diabolico piano estivo di cui sopra) di assegnare ad ognuno di loro un device in comodato d’uso. Le famiglie stesse sono attivamente coinvolte nel progetto e i genitori hanno già partecipato ad un incontro di formazione da me condotto sulle tematiche della sicurezza in rete e la gestione dei social network, in particolare Facebook (qui il link alla presentazione preparata per l’occasione).

Il progetto non vuole però limitarsi alla classe destinataria della donazione: piuttosto si vuole cogliere l’occasione per fare entrare in modo più massiccio le tecnologie nella didattica. In quest’ottica la scuola sta organizzando alcune iniziative di formazione. Con i miei ragazzi abbiamo già dato inizio ad un‘azione di peer tutoring: alcuni di loro si sono infatti recati in un’altra classe per illustrare ai compagni l’uso di alcuni strumenti di cui sono già esperti. Per l’occasione avevano preparato appositi tutorial (per Glogster , per Powtoon  anche in formato di mini guida e Prezi con metaprezi). Inoltre saranno tenuti anche incontri di formazione rivolti ai docenti interessati che avranno modo di conoscere gli strumenti e le applicazioni didattiche delle tecnologie, con la possibilità di utilizzarli a loro volta in classe.

Qui si trovano diversi materiali sul progetto Classi 2.0 AzioneCoop e un video di presentazione.